"17 anni di occupazione e di lotta iniziata a catania anni prima con altre occupazioni simboliche.
17 anni di lotta e presenza politica per trasformare la nostra
esperienza in un centro popolare occupato rispondendo con la pratica
politica al degrado sociale del nostro territorio.
17 anni contro tutte le politiche di sfruttamento e di guerra che caratterizzano il capitalismo moderno.
17 anni di antifascimo militante."
Dopo 17 anni il comune di catania ha tolto questo spazio alla città e al quartiere. Uno spazio occupato in una zona difficile, via plebiscito, tirato su in un ex cinema di proprietà della regione, nato come polo aggregante delle e dei ragazz* del quartiere e vissuto come tale fino a oggi dalle e dai giovani e dalle famiglie che si incontravano nei pomeriggi, durante le iniziative, i laboratori, i cineforum, la scuola di giocoleria, alla ciclofficina popolare o nella palestra popolare. A permettere tutto ciò il dottor Serpotta, che ha dato l’ordine durante l’operazione di eseguire una carica per disperdere le e i compagn* posti a presidiare il centro popolare, qualora non bastasse il dolore che causa vedere smontare sotto i propri occhi lo spazio che con la lotta e la resistenza sono riusciti a tenere e in cui hanno lavorato per quasi vent’anni.
La città dell’ex sindaco scapagnini che baciò la mano a berlusconi, nonchè il suo medico, la città del sindaco stancanelli, ex picchiatore fascista che ha provocato un buco in bilancio per un falso di 140 milioni di euro non pagando operai e lasciando catania senza luce e nell’immondizia, adesso ha reso possibile lo sgombero e la chiusura immediata questa notte di uno dei pochi spazi sociali popolari realmente vivibili e attraversabili che offre il centro urbano, portato avanti da compagn* che non hanno mai lucrato, ma che si sono sempre adoperat* per un sogno antifascista e anticapitalista, contro la droga e ogni tipo di mafia.
Per tutto questo e per la condivisione del medesimo sogno, il collettivo alt-aut dà la massima solidarietà alle compagne e ai compagni catanesi!
ORA E SEMPRE R*ESISTENZA!