Il governo di destra ha deciso con il nuovo Pacchetto Sicurezza la costruzione di 12 nuovi CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione – ex CPT) in Italia, di cui uno nella nostra Regione. Come centri sociali, collettivi studenteschi, associazioni di base e movimenti di lotta impegnati contro la costruzione di un CIE in Toscana, manifesteremo il 3 ottobre sotto la sede della Croce Rossa Italiana a Firenze per protestare contro il ruolo che questo ente svolge nella gestione di diversi CIE in tutta Italia, tra cui Roma e Milano, teatro di pestaggi, suicidi e violenze. Riteniamo infatti che il ruolo che la Croce Rossa Italiana, le Misericordie e alcune cooperative svolgono nella gestione dei Centri di Identificazione ed Espulsione sia un ruolo di complicità e di appoggio a politiche razziste e repressive. I CIE sono luoghi dove il Diritto è assente; dove vengono rinchiusi in pessime condizioni igenico-sanitarie migliaia di migranti solo perché privi del permesso di soggiorno; luoghi dove, con l’ausilio della Croce Rossa come di altri enti, vengono riempite le persone di psicofarmaci, dove i pestaggi sono quotidiani, luoghi extragiudiziali gestiti, appunto, da enti esterni.
Mascherandosi dietro la solidarietà e l’aiuto agli immigrati, dando una facciata di umanità a luoghi disumani, la Croce Rossa e gli altri enti impegnati nella gestione dei CIE in tutta Italia, fanno soprattutto grandi affari garantiti dagli appalti indetti per la gestione di tali centri. Lucrando su queste prigioni e sulla pelle dei migranti svolgono di fatto il compito di controllori e secondini. Il Commissario della CRI – che ricordiamo essere una struttura militare direttamente dipendente dal governo – Francesco Rocca, ha parlato più volte di regia, sia per le proteste all’interno dei CIE come per quelle ultimamente dirette contro la Croce Rossa. L’unica regia che ci muove è quella della solidarietà e della dignità che invece manca a chi non si vergogna di lucrare sulle sofferenze di uomini e donne in fuga dalla miseria, dalla guerra, dalla povertà.
Mascherandosi dietro la solidarietà e l’aiuto agli immigrati, dando una facciata di umanità a luoghi disumani, la Croce Rossa e gli altri enti impegnati nella gestione dei CIE in tutta Italia, fanno soprattutto grandi affari garantiti dagli appalti indetti per la gestione di tali centri. Lucrando su queste prigioni e sulla pelle dei migranti svolgono di fatto il compito di controllori e secondini. Il Commissario della CRI – che ricordiamo essere una struttura militare direttamente dipendente dal governo – Francesco Rocca, ha parlato più volte di regia, sia per le proteste all’interno dei CIE come per quelle ultimamente dirette contro la Croce Rossa. L’unica regia che ci muove è quella della solidarietà e della dignità che invece manca a chi non si vergogna di lucrare sulle sofferenze di uomini e donne in fuga dalla miseria, dalla guerra, dalla povertà.
Crediamo quindi che vada denunciato fermamente il ruolo di complicità che questi enti ricoprono nella gestione dei CIE. A luglio abbiamo manifestato sotto la Misericordia di Firenze che, durante il presidio, ha negato l’interesse alla gestione di un CIE in Toscana sostenendo che i compiti della Misericordia di Firenze sono ben altri.
Saremo pertanto di nuovo presenti con un presidio, stavolta sotto la Croce Rossa a Firenze per denunciarne il ruolo di complice in numerosi CIE in Italia e per chiedere posizioni chiare rispetto alla eventuale volontà di partecipare alla gestione di un CIE anche nella nostra Regione.
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