sulle repressioni dell’ultimo periodo a firenze

“FUOCO SUL  LORO SPORCO GIOCO”

La
repressione non ci stupisce, sarebbe illogico pensare di essere amati
dalle istituzioni che contestiamo. Sarebbe da ingenui pensare che
“certe cose in una democrazia costituiscono uno scandalo e che sono
metodi da dittatura”: il dominio, il potere, non si fanno problemi di
legalità quando cercano di mettere a tacere chi non è disposto ad
abbassare la testa.

Tuttavia
pensiamo anche che l’ondata repressiva che in queste settimane si sta
abbattendo sui settori più disparati del movimento abbia delle
caratteristiche di eccezionalità: per l’arroganza poliziesca con cui
viene portata avanti, per la capillarità con cui colpisce, per il
silenzio assordante che ha intorno.

Il clima pre G8 ha dato il via ad operazioni spettacolari: arresti preventivi, perquisizioni, denunce, sgomberi.

Il
6 luglio vengono arrestati 21 compagni in varie città d’Italia per gli
scontri avvenuti al G8 university summit di Torino. Pochi giorni dopo,
a Firenze, vengono fermati cinque studenti che si stavano recando al G8
a Roma e trattenuti per 12 ore in questura (maggiori info su:
retecollettivi.noblogs.org). Vengono anche perquisite le loro case alla
ricerca di non si sa cosa. Nello stesso momento a Roma, dopo le prime
azioni contro il summit, vengono arrestate 10 persone oltre a numerosi
fermati. Sempre a Firenze ci prendiamo 8 denunce per “interruzione di
pubblico servizio” a seguito di un’occupazione del Rettorato  fatta per esprimere solidarietà agli arrestati di Torino e ai fermati di Firenze.

A
fine giugno il progetto LunaDistro subisce due sgomberi lampo appena
prova a creare una nuova occupazione in città (lunadistro.blogspot.org
per ulteriori info) e pochi giorni fa un centinaio di sbirri, giunti al
Panico e alla Riottosa per una perquisizione (ennesimo assurdo 270bis),  cercano
di sgomberare le due occupazioni. Solo la determinazione dei compagni,
che resistono ore sui tetti, e la solidarietà del presidio riescono a
impedire un nuovo sgombero (per info: panico2.ecn.org o
www.informa-azione.info) .

“SIAMO STRANI IN MINORANZA, ABBIAMO ODIO IN ABBONDANZA, DELLA MAGGIORANZA POSSIAMO ANCHE STARE  SENZA…”

Questo
è il quadro che si è sviluppato intorno a noi negli ultimi mesi: un
giro di vite contro tutti coloro che rivendicano la proprio autonomia e
non sono disposti a mediare con nessuno per portare avanti le proprie
pratiche e i propri progetti.

Questa
città è disposta a tollerare solo un’opposizione politico-sociale che
può ricondurre entro logiche concertative e innocue, una serie di
soggetti che chiedono il permesso per ribellarsi e sono disposti a
partecipare all’amministrazione della miseria dell’esistente.

Noi non saremo mai disposti a rivestire questo ruolo:

noi
pensiamo che la politica sia fatta prima di tutto di sogni e desideri,
preferiamo seguire i nostri piuttosto che piegarci a logiche da
burocrati in cerca di consensi.

I
teatrini repressivi non ci spaventano, ma ci appaiono per la buffonata
che sono, per questo non siamo disposti a fare nessun passo indietro
consapevoli, oggi più che mai, che LA FELICIT
À NON SI PAGA, SI STRAPPA

 

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