Assemblea Studenti Autorganizzati CaniSciolti

Abbiamo abbaiato tanto.. è arrivato il momento di mordere!

Quelli che stiamo vivendo non sono tempi felici: le riforme della
scuola e delle università all’insegna di autoritarismo e asservimento
sempre più diretto alle esigenze dell’economia;  le leggi razziali
varate sotto il nome di “pacchetto sicurezza”; i militari schierati
nelle città; la repressione feroce di ogni dissenso, sono solo alcuni
degli elementi che ci aiutano a tracciare un quadro quanto meno
preoccupante della situazione.

Di fronte a tutto ciò non abbiamo intenzione nè di restare a
guardare nè di aggregarci al coro di lamenti inconcludenti a cui da
troppo siamo abituati: è per questo che abbiamo deciso di
autorganizzarci, convinti che solo con la lotta e l’azione diretta,
senza delegare nulla con un voto o un tessera di sindacato, sia
possibile cambiare davvero le cose e riappropriarci finalmente delle
nostre vite.
Abbiamo deciso di farlo al di fuori di tutte le formazioni politiche
istituzionali che operano in università, la cui maggiore preoccupazione
durante tutto l’anno è di preparare la campagna elettorale in vista
delle elezioni successive.

Tra i lavoratori come tra gli studenti, partiti e sindacati continuano
nello storico ruolo di “neutralizzare” tutte le manifestazioni radicali
di dissenso, riportando la mobilitazione su basi riformiste e su
pratiche di lotta per niente inicisive nè minimamente fastidiose per i
padroni. E’ in questo contesto che vogliamo rilanciare
l’Autorganizzazione in tutte quelle lotte che stanno rinascendo sotto
la spinta della famosa “Crisi”, dalle scuole alle università, dalle
fabbriche alle prigioni, dalle periferie ai C.i.e. per immigrati.
Come studenti universitari, e da “cani sciolti”, abbiamo pensato di
ripartire da un Assemblea Interfacoltà, che sia realmente
autorganizzata, aperta e non strutturata. Un Assemblea senza tessere,
capi e interessi di gruppo, ma che semplicemente raccolga la rabbia di
chiunque abbia voglia di Autorganizzarsi e di Lottare, restando sempre
dinamica e capace di rinnovarsi.

Speriamo che l’Assemblea possa essere nelle Facoltà un nuovo motore
per il movimento, anche cogliendo e superando quelli che sono stati i
limiti dell’ “Onda” dello scorso autunno: dei limiti che in molti casi
hanno reso il movimento incapace di incidere concretatamente  e/o
l’hanno portato a scadere in un mero fenomeno giornalistico in preda a
facili strumentalizzazioni da parte della sinista istituzionale.

Consapevoli di ciò, crediamo sia giunta l’ora di sostituire ad un
inutile dialogo con le istituzioni il conflitto reale; al compromesso
la lotta senza tregua; alla visibilità mediatica l’azione diretta e
concreta; alla delega l’autorganizzazione; alla rivendicazione
riformista una messa in di-
scussione totale della società in cui viviamo, che traducendosi in una
critica radicale all’istituzione Università, riesca quindi a superare
slogan come “Difendiamo l’Università Pubblica!”, ritrovando,
all’opposto, la voglia e il coraggio di cambiare da cima a fondo
l’Università con tutta la società che gli sta intorno.

L’Assemblea si riunirà

Martedì 22 Sett. al Polo di Novoli
appuntamento alle ore 16 davanti alla Mensa

Giovedì 24 Sett. al Polo di Morgagni
appuntamento alle ore 16 all’Entrata del Polo

Martedì 29 Sett. al Lettere

appuntamento alle ore 16 nel Chiostro

Giovedì 01 Ott. ad Agraria

appuntamento alle ore 16 nell’aula Murales

http://canisciolti.noblogs.org/

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4a Vetrina dell’editoria Anarchica e Libertaria 2-3-4 Ottobre – Firenze

 

 

4a Vetrina dell’editoria Anarchica e Libertaria 2-3-4 Ottobre –
Firenze Teatro Saschall
(ex Teatro Tenda) via Fabrizio De Andrè, angolo
Lungarno Moro

Tutti i colori dell’editoria anarchica

4ª Vetrina dell’editoria anarchica e libertaria

Visto il successo delle tre precedenti edizioni, il Coordinamento
Vetrine ha convenuto di realizzare la quarta edizione della “Vetrina
dell’editoria anarchica e libertaria” a Firenze il 2-3-4 ottobre 2009
al Teatro Saschall – via Fabrizio De Andrè (ang. Lungarno Colombo).
Promotori ne sono il Collettivo Libertario Fiorentino, l’Archivio
Berneri-Chessa (Reggio Emilia), il Circolo Berneri (Bologna) e il
Circolo Binazzi (La Spezia).
La manifestazione avrà carattere internazionale e si svilupperà attorno
a una serie di eventi artistici e culturali. Sono previste
presentazioni di opere, pubblicazioni e produzioni culturali dell’area
libertaria, senza limitazioni, comprendenti, oltre a quelle degli altri
partecipanti, anche alcune iniziative proposte dal Collettivo
Libertario Fiorentino. Queste attività faranno da corredo, supporto e
fil-rouge alla stampa in tutte le sue versioni e manifestazioni e, a
tale proposito, saranno fondamentali le presentazioni e dibattiti sui
“freschi d’inchiostro” ma anche materiali audio, video e performance.

Per contatti: Sergio Mechi, via Montisoni 11, 50012 Antella (Fi), collibfi@hotmail.com.

Proiezioni, Mostre, Dibattiti, Musica, Teatro, Presentazioni, Comunicazione, Internet, Cucina

Segue programma

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anno nuovo, riforme nuove

Da oggi la maggior parte delle scuole ha riaperto i portoni agli/le alunn* e alle nuove riforme che il governo vuole attuare. La proposta del ministro Gelmini che ci lascia maggiormente sconcerati è il limite posto al 30% degli/le alunn* stranier* in una classe, il che vorrà dire che i ragazzi e le ragazze non italian* che non troveranno più posto nelle loro vecchie classi e scuole, saranno costrett* a cercare il loro diritto allo studio laddove riusciranno a trovarlo, magari anche nel paese vicino. La logica alla base di questa proposta è la migliore integrazione degli/le alunn* nelle scuole e in italia, tant’è che verrà insegnata anche una nuova disciplina, l’educazione alla cittadinanza e costituzione (forse sarebbe meglio chiamarla "difesa della razza"..). Nelle grandi metropoli, quali ad esempio milano e roma, la quantità di
student* stranier* per classe è elevatissima, il che comporterebbe l’allontanamento del* ragazz* dal liceo di provenienza, poichè in quasi tutte le classi la quantità di alunn* non italian* raggiungerebbe il tetto massimo previsto. Ma sarà più semplice per un/a ragazz* extracomunitari* esser spostat* di classe o di scuola, o peggio ancora di zona nella città? Sarà possibile che quest* ragazz* si inserisca con la stessa disinvoltura in gruppi di amici non frequentando il quartiere in cui abita? Più che integrazione nel territorio, questa proposta chiude il cerchio delle leggi razziali che l’italia sta emanando, perchè ci sembra evidente che voglia alimentare due fuochi sempre in maggiore crescita: l’orgoglio nazionalistico e la fobia del diverso, che dilagano in maniera terribilmente esponenziale nel territorio. E il corollario di questa proposta è la reintegrazione della religione cattolica obbligatoria parificata con le altre materie e la negazione della possibilità a un/a docente di fare politica. Déjà vu o puzza di regime come si vuol chiamare, questi sono gli argomenti che tratteremo nelle nostre assemblee e contro cui ci batteremo sempre, non solo "nella vetrina" delle date programmate dai cortei, ma ricordandoci ogni giorno che l’antifascismo, l’antirazzismo e l’antisessismo si attuano veramente solo nella quotidianità delle strade.

 

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prendiamo esempio dagli inglesi

 

 

Una traversa di Hyde Park, nel cuore di Londra. Una palazzina di sette piani del valore di 30 milioni di sterline. Occupata..

I venti squatters, tra i venti e i quarantacinque anni (australiani, sudamericani e anche qualche inglese) non hanno compiuto niente di illegale, perchè a Londra, se non scassi per entrare e non danneggi l’edificio disabitato, puoi rimanderci finchè il proprietario non otterrà l’ordine di sgombero.

Questione di stile…

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tolta la targa dedicata a peppino impastato

Il sindaco leghista di Ponteranica (Bg), Cristiano Simone Aldegani, ha deciso di togliere l’intitolazione della biblioteca dedicata a Peppino Impastato, con la scusa di dedicare le targhe ai morti locali, nello specifico al sacerdote Giancarlo Baggi, morto nove anni fa.
In realtà non può farlo fino a maggio del prossimo anno, perchè devono passare dieci anni dalla morte di qualcuno, così ha preferito rimuovere il nome di Peppino Impastato per lasciar scritto "Biblioteca comunale di Ponteranica".
Possono rimuovere nomi e date, ma non cancelleranno mai dei nostri cuori il ricordo dei compagni uccisi dalla mafia, dallo stato e dai fascisti. Peppino vive ancora nelle nostre lotte!
 

 

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pestato ragazzo gay a firenze

Continuano i pestaggi contro i ragazzi omosessuali in tutt’italia, questa volta è toccato a firenze.
Ironia della sorte, proprio dopo un presidio-fiaccolata unitario sui ponti di firenze per denunciare i continui attacchi quotidiani nel paese. E’ successo ieri sera a piazza salvemini, un ragazzo di 26 anni è stato mandato all’ospedale da due uomini, ancora non identificati di circa 40 anni, che gli hanno rotto lo zigomo, la mandibola e il naso, oltre le varie contusioni e tumefazioni.
Il ragazzo era stato minacciato da questi individui all’interno di un locale gay in centro, poi è stato seguito e picchiato a mani nude, per fortuna è stato ritrovato da due amici verso le 5 in una pozza di sangue ed accompagnato all’ospedale. Se si è ripreso dalle botte, però il giovane non si è ancora ripreso dallo choc, avrà bisogno di sostegno psicologico insieme alle famiglia, ancora non si è reso conto di non poter vivere tranquillo nella sua città.
Risulta complesso ma necessario chiedere alla comunità lgbt di non aver paura, e continuare a lottare contro le aggressioni fasciste che cercano di incutere timore alle minoranze, insieme dobbiamo sempre sottolineare il principio fondamentale dell’antisessismo nelle strade, dobbiamo sensibilizzare le città che ancora non sono sempre pronte ad accogliere una forma di amore cui non sono abituate, ma che necessita di una nomalizzazione sociale.
 
SESSISMO E’ FASCISMO
 
 
ANTIFASCIST* SEMPRE!
 
 
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professori sul tetto.. embè?

 
15000 docenti precari delle scuole verranno licenziati a causa dei tagli che il governo sta operando con la riforma Tremonti-Gelmini, la maggior parte dei quali al sud italia. La situazione diventa sempre più difficile da gestire, e la protesta adottata in molte città italiane è apparentemente estrema, di certo non ai nostri occhi: aiutati dai partiti e dal prode Franceschini, (che in illo tempore sostenevano la flessibilità e la legge 30, detta anche legge Biagi…) questi salgono sui tetti dei provveditorati per lanciare un grido disperato. Chiaramente non dimentichiamo che si tratta di un gesto simbolico, molto lontano dalle emergenze degli sgomberi nelle case occupate, casi in cui nessun partito ha la faccia per compromettersi e dire nulla. In quei casi, i compagni sono supportati solo da qualche slogan lanciato dal presidio sottostante, e dai tetti vedono solo gli impavidi lavoratori in divisa blu, armati di caschi e manganelli.
I professori invece rielaborano la strategia del tetto perchè la finanziaria va ad intaccare il loro portafogli. Indubbiamente si tratta di mattanze sociali che colpiscono come sempre le fasce più deboli della società, ma perchè dimenticare CHI si sta incazzando adesso? Facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. E’ ancora vivo il ricordo di ottobre e novembre scorso, mesi in cui le scuole stavano iniziando ad occupare dovendo lottare anche contro gli stessi professori che oggi manifestano, che invece tacciavano gli studenti di debosciati e vandali, perchè non ricordare che sono stati proprio i professori spesso a denunciare i loro alunni o opprimerli con provvedimenti disciplinari quali ad esempio sospensioni o un voto basso in condotta?
 
"Intanto, per stemperare il clima rovente, il ministero della Pubblica
Istruzione cerca di trovare qualche soluzione tampone. Ai supplenti
annuali che non avranno più l’incarico, sono stati proposti contratti
di formazione regionali della durata di un anno. Ma si tratta comunque
di una soluzione provvisoria, perché in tre anni i tagli nella scuola
toccheranno quota 150 mila. I sindacati di categoria hanno calcolato
che già quest’anno andranno via 42.102 insegnanti e 15 mila dipendenti
delle categorie non docenti.

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Sui numeri però è scontro con il ministero dell’Istruzione: "In realtà
– spiega il Miur – saranno meno di 10 mila i precari a cui non sarà
riconfermata la supplenza". E spiega: "La razionalizzazione del sistema
scolastico riguarda sì 42mila unità, ma considerato che quest’anno sono
andati in pensione 32 mila docenti, in realtà il numero di insegnanti
supplenti a cui non sarà riconfermata la supplenza, si ferma a meno di
10 mila".
" (La Repubblica, 02 Settembre 2009)
 
Ci risulta una forzatura aiutare e dare solidarietà ai docenti, ma ciò non toglie che siamo e saremo sempre contro le poltiche classiste di un governo che vuole distruggere la scuola e l’università pubblica, un governo di cui fa parte la lega nord, che riesce solo a concepire un benessere entro i "confini padani", vessando ulteriormente (qualora ce ne fosse bisogno) il sud italia concependo gabbie salariali e licenziamenti (o meglio, non rinnovo dei contratti, per essere politically correct!).
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la nostra politica della bellezza

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Lezioni di italiano ai migranti somali

 

 

Il progetto nasce un anno fa in seno al collettivo alt aut, costola
della disgregata assemblea di lettere e filosofia. Il progetto non è
solo strettamente legato all’università, ma di più ampio respiro: si
tratta di insegnare la lingua italiana agli stranieri migranti, in
particolar modo ai ragazzi somali rifugiati politici.

Nasce tutto dall’incontro svoltosi il 16 Dicembre 2008 a Lettere, Narramondo, insieme al movimento di Lotta per la casa di Firenze. Dopo circa un mese di assemblee e tre incontri preparatori, dal 27 gennaio, un gruppi di studenti si è riunito due volte la settimana, il martedì e il giovedì, in via Luca Giordano 4, per insegnare a un numero di circa venti persone termini e frasi che possano utilizzare nel quotidiano, non solo la grammatica fondamentale, ma anche espressioni più comuni. L’intenzione è di dare la possibilità a coloro che seguono i corsi di imparare la lingua e la fonetica per potersi integrare più agevolmente nel tessuto urbano. Tuttora si tratta solo di ragazzi, ma il progetto, ancora giovane, cerca di coinvolgere anche le ragazze che si trovano nell’istututo Fuligno e altre comunità di migranti.  

Chiunque voglia chiedere informazioni per dare una mano a insegnare al corso, invii una mail al collettivo: altaut@inventati.org

 

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da sollicciano un grido di lotta

Oggi il collettivo alt-aut ha partecipato al presidio per i/le
carcerat* del carcere di sollicciano, ormai dal 18 luglio in protesta
per le cattive condizione in cui questo versa.
I/Le detenut* lamentavano da tempo i disagi causati dal
sovraffollamento, la riduzone delle docce, la riduzione dei colloqui e
la qualità sempre più scadente del cibo della mensa, spesso rancido. Si
aggiungono poi i maltrattamenti, l’uso indiscriminato di psicofarmaci e
la mancanza dei servizi ed attività solciali negati alle donne
adducendo come scusa il numero esiguo delle carcerate, che sono oltre
un centinaio.
Tale malessere ha portato a casi di autolesionismo e forme di protesta
interne: i/le detenut* hanno iniziato così a bruciare qualsiasi cosa
trovassero davanti, dalle lenzuola ai materassi, il che ha comportato
per loro provvedimenti disciplinari e denunce penali per danneggiamento.
Se da un lato sosteniamo la necessità di una miglioria delle condizioni
dei/lle detenut*, dall’altro ribadiamo la nostra avversione per le carceri, strumento di controllo e repressione verso quelle parti della popolazione più disagiate, come immigrati e coloro che sono costretti a trovare altri mezzi per riuscire a sopravvivere nel disagio sociale in cui si trovano.

C’è un motivo per cui il carcere è un’istituzione totale, perchè totale è il cambiamento del mondo che circonda il detenuto, una volta che ha smesso di essere uomo libero. L’istituzione totale produce un mondo e delle regole così alienanti e degradanti che fanno si che chi esce dal carcere per lo più sarà alienato e degradato come uomo e sappiamo bene che fine fanno i carcerati: ritornano in carcere. Noi ci opponiamo a un sistema disciplinare che ha bisogno di incarcerare per trovare la sua ragione di esistere.

 

http://www.comune.scandicci.fi.it/CittaComuneNotizie/giugno2000/images/sollicciano1.jpg
 
Segue la piattaforma del presidio

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